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Visitare e capire la basilica costantiniana

Sono possibili due percorsi per visitare i resti della basilica, entrambi consigliabili per una comprensione soddisfacente dell'edificio.

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La basilica vista dal retro. Fai click per ingrandireDa Via Bressanone (piazza Annibaliano), cioè proprio alle spalle del complesso monumentale di S. Agnese, è molto ben visibile il muro perimetrale della basilica costantiniana, con i suoi alti contrafforti a gradoni, poggianti su sostruzioni. Dai questi resti è possibile ricavare un'idea della raffinatezza strutturale di questo edificio, testimonianza della capacità tecnica dei romani, ormai ad un pieno stadio di maturazione. Il contrafforte è un rinforzo di muratura, perpendicolare al muro, posto per contrastare le spinte laterali provenienti dalla copertura, ma anche - in questo caso - dal terreno digradante. La sostruzione è invece una tecnica costruttiva utilizzata per realizzare rialzi o edifici su più livelli, consistente in una successione di ambienti (di solito non visibili dall'esterno) coperti con volta a botte.

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L'interno della basilica, di notte.

Dall'area parrocchiale, in prossimità del Mausoleo di S.Costanza, è invece visibile ciò che rimane dell'interno della basilica.

Crollato il tetto, distrutto il pavimento, al suo posto c'è un prato. Non ci sono più le colonne (per lo più riutilizzate per realizzare la succesiva chiesa bizantina). Rimangono in parte i muri perimetrali, costruiti nella caratteristica tecnica in opus vittatum, tipica del basso impero e del medioevo, consistente in fasce orizzontali simili a bende (vittae) di blocchi lapidei (in questo caso blocchetti di tufo, la pietra vulcanica ampiamente diffusa a Roma) alternate a fasce di mattoni. Nel muro si apre una serie di grandi finestere rettangolari, singolarmente interrotte al centro della curva absidale, al termine cioè dell'asse centrale dell'edificio, da un oculo sovrapposto a una feritoia.

Eppure il colpo d'occhio che è possibile cogliere riesce ancora a darci un'idea della grandiosità dell'edificio. Dobbiamo immaginarci un vasto spazio circondato da colonne. Dai vani laterali in penombra emerge il vano centrale inondato di luce e splendente di decorazioni musive. Il pavimento intersiato di lapidi e di croci. La croce, una volta simbolo infamante per i pagani, è diventata segno di redenzione e di gloria...

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