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Costantino e la cristianizzazione di Roma

L'imperatore CostantinoCostantino - primo imperatore convertito al cristianesimo - voleva sostenere la comunità cristiana locale, e conferire a Roma un volto consono a tale orientamento, ma doveva muoversi con cautela politica, stando molto attento, in particolare, a non urtare la sensibilità del Senato pagano.

Nel 312 d.C., al tempo cioè della conquista di Roma da parte di Costantino (a seguito della sconfitta sul co-imperatore Massenzio), un terzo circa della popolazione della città era cristiano, ma questa nuova religione trovava seguito soprattutto tra le classi popolari, mentre le grandi famiglie che dominavano il Senato erano rimaste legate alla religione pagana dei padri.

L'imperatore pertanto realizzò edifici imponenti, ben visibili da lontano, ma particolarmente sobri all'esterno - a differenza dei grandi edifici pubblici - esclusivamente su terreni di proprietà della famiglia imperiale ed in posizione defilata. Tali edifici, caratterizzati anche da una pianta molto semplice, erano però particolarmente sfarzosi al loro interno.

Evitò quindi qualsiasi intervento edilizio nel centro della città, la cui edilizia monumentale di carattere sacro era dominata dai templi pagani.

Al centro il culto cristiano veniva praticato nelle domus ecclesiae, abitazioni affittate o donate alla Chiesa, spesso riadattate alle nuove funzioni, sia liturgiche, sia assistenziali o amministrative. Molte di esse conservavano il nome del primo proprietario: titulus Clementis, titulus Ceciliae, titulus Lucinae.

All'interno della cerchia delle mura - ma proprio al suo limitare - fece costruire solamente le basiliche di San Giovanni in Laterano (in origine San Salvatore) e di Santa Croce, ambedue di proprietà imperiale, la prima sul luogo della caserma degli Equites singulares (la guardia privata dell'imperatore) la seconda nel palazzo Sessoriano, di proprietà della madre Elena, che aveva riportato da Gerusalemme una reliquia della Croce.

Altre quattro grandi basiliche, ma questa volta con funzione cimiteriale, furono realizzate all'estero delle mura, nella campagna attorno a Roma, presso catacombe nelle quali erano sepolti martiri cristiani o in corrispondenza di antichi centri di culto:

  • S. Sebastiano sulla via Appia;
  • S. Lorenzo sulla via Tiburtina;
  • S. Pietro in Vaticano;
  • S. Agnese sulla via Nomentana.
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