II sec.-inizi IV: Agnese, vittima probabilmente delle persecuzioni dioclezianee, viene sepolta in un ipogeo del cimitero paleocristiano sulla via Nomentana.
IV sec.: Costanza, figlia di Costantino Augusto imperatore e di Fausta dei Laterani, soggiorna a Roma tra il 337 e il 350 e costruisce nei pressi dell'ipogeo della martire il proprio mausoleo ed una grande basilica.
418: papa Bonifacio I celebra le feste pasquali e amministra il battesimo nella basilica costantiniana.
498-514: sotto il pontificato di papa Simmaco viene realizzato nella basilica l'ultimo importante restauro, ricordato da un contemporaneo: "hic absidem beatae Agnae quae in ruinam inminebat et omnem basilicam renovavit".
625-638: papa Onorio I costruisce dalle fondamenta una nuova chiesa, l'odierna S. Agnese, abbandonando cosi definitivamente la basilica di Costantino ormai in rovina.
21 gennaio 865: in occasione della messa celebrata dal Rotado, il mausoleo è per la prima volta ufficialmente detto di S. Costanza.
12 marzo 1256: Alessandro IV costruisce un altare.
1387: vicino all'altare viene eretto un pulpito marmoreo.
1467: il sarcofago porfireo di Costanza viene trasportato sulla piazza di S. Marco, dove rimane finché SistoV, nel 1471, lo fa riportare nella sede originaria.
XV sec.: alla metà del secolo il Rucellai scrive, a proposito delta decorazione musiva di S. Costanza: "... è il più vacho, gratioso et gentile mosaico non che di Roma ma di tutto il mondo"
XVI sec.: da un disegno di Antonio da Sangallo il Vecchio, rappresentante la pianta di S. Costanza, risulta l'apertura di porte laterali nel mausoleo.
1600: Alessandro de' Medici compie lavori di sterro attorno a S. Costanza, tracciando anche la strada che da S. Agnese porta al mausoleo.
1620: i preziosi mosaici di epoca tardo romana delta cupola e le tarsie marmoree del tamburo sono distrutti dal cardinale Fabrizio Veralli, il quale fa eseguire, in loro sostituzione, affreschi di ignoto autore.
seconda metà del '600: il mausoleo è erroneamente ritenuto un antico tempio di Bacco, e viene frequentato da un gruppo di artisti olandesi, costituitisi in regolare società col nome di "Bentvogels" ("Banda di uccelli"), - .
1791: Pio VI fa trasportare nel Museo Vaticano il sarcofago di porfido di Costanza insieme ai candelabri di marmo.
1834-40: Vincenzo Camuccini restaura i mosaici del deambulatorio. .
1843: Filippo Agricola restaura i mosaici delle nicchie.
1884: l'iscrizione duecentesca commemorativa della consacrazione di S, Costanza viene rinvenuta in S. Agnese
1938-39: G. De Angelis D'Ossat compie lavori di restauro nel mausoleo: rimuove completamente l'intonaco delle pareti interne del tamburo, mettendo in luce una "accuratissima cortina di laterizi di ottima fattura".
1946: l'archeologo F. W. Deichmann formula l'ipotesi che l'antica basilica costantiniana, fino ad allora creduta l'attuale S.Agnese, sia da identificarsi nei ruderi vicini al mausoleo.
1954-58: durante i lavori di sistemazione del piazzale antistante il mausoleo si rinvengono resti dell'antica basilica costantiniana, confermando così l'ipotesi di Deichmann.
Tratto da Schivo, 1984